Rooms 2.0
dom. 5 / 10 / 2014
ore 15.00
Rooms 2.0
Drammaturgia per attrice e coro web
Compagnia About:blank
Rooms prende spunto dal dilagante fenomeno degli hikikomori, termine giapponese che significa letteralmente stare in disparte, isolarsi e Si riferisce a coloro Che hanno scelto di ritirarsi dalla Vita sociale. In Giappone gli hikikomori sono circa numero di un milione, ma il fenomeno e ormai una realtà anche in Europa — solo a Milano si contano circa duemila casi. Olivia è una ragazza afflitta da un malessere esistenziale tipico della società contemporanea in cui il sovraccarico di informazioni e lo scollamento tra realtà immaginata, percepita e virtuale sono fattori di crisi molto profonde. È una ragazza colta e spiritosa che decide di fare un esperimento estremo che condividerà sul web: chiudersi nel suo appartamento e isolarsi dalla vita sociale a tempo indeterminato. Questo progetto non racconta le fasi che precedono la reclusione volontaria di Olivia, ma vuole analizzare l’isolamento come scelta eversiva, ponderata e razionale. Olivia: “Io non so scegliere, non so proprio dove andare, quindi…tanto vale…fermarsi”. La clausura come protesta, quindi, come atto di liberazione che diviene narcisistica autodeterminazione e che cresce come onirica realizzazione del 36 nel proprio annientamento: non esisto quindi sono. Ma tanto più non sono come essere umano in diretta relazione, tanto più divento qualcuno nel web. La determinazione dell’essere nell’annientamento del rapporto diviene definizione di un modello a cui il web si ispira. Rooms e una drammaturgia per attrice e coro web. Questa definizione nasce dal fatto che la protagonista, pur essendo sola in scena, dialoga costantemente con un sistema di interlocutori distanti da lei e lo fa tramite i mezzi tecnologici di cui dispone. Le voci del web, i familiari, gli amici, i commentatori del suo blog, gli sconosciuti della chat agiscono come un vero e proprio coro: osservano, intervengono, difendono, accusano, esistono prima e dopo la connessione che Olivia stabilisce con loro. Nel testo sia il tempo che la struttura sono frammentati e il registro dominante è l’ironia. Un’esilarante conversazione in chat con due sconosciuti viene spezzettata lungo il dramma, i video-messaggi caricati da Olivia sono la chiave del suo successo nel web grazie al loro contenuto dissacrante, il coro del web alterna critiche e lodi in una continua bagarre virtuale, le video-chiamate con l’amico di sempre hanno spesso un contenuto non—sense, le assurde telefonate con la madre apprensiva e con il fratello nel tentativo di aiutarli a capire. Ma capire cosa? È il segreto indicibile di Olivia. L’inesplicabile, vergognosa fatica che si fa ad abbandonare un sistema che sappiamo essere fallimentare, ma con il quale siamo cresciuti. Un’esperienza interiore condivisa e da molti celata. Il segreto della generazione definita choosy a cui e stato detto “puoi essere ciò che vuoi” e che scopre che non e affatto cosi.
scritto e diretto da Lisa Moras
con Elisabetta Mossa
scene e costumi Stefano Zullo
sound design e programmazione Alberto Biasutti
luci Marzo Forniz
acting coach Marco Bellocchio
assistenza alla regia Corinna Grandi e Valentina Recchia
fotografie di scena Sofia Masini