Utoya
Utoya
Edoardo Erba / Serena Sinigaglia
“Scrivere un testo su quanto è avvenuto a Utoya, in Norvegia, nel 2011 è un’impresa impegnativa. Il Teatro non è il luogo della documentazione e dell’informazione in primis, è la sede di una riflessione.
E la riflessione su un avvenimento del genere sconcerta: non è un gesto di follia, ma contemporaneamente lo è. Non è cospirazione politica, ma contemporaneamente la è. Non è un esempio di inefficienza dei sistemi di difesa, e tuttavia lo è.
Non è un caso di occultamento dell’informazione, però lo è.
Quando ero un ragazzo e aprivo il giornale avevo una griglia, forse un po’ rozza ma funzionale, per classificare quel che succedeva. Pareva che in tutto il mondo alcune semplici categorie bastassero per inquadrare un avvenimento, e dessero la possibilità alle persone di trovare un modo per reagire. Ma dopo il 1989 il mondo è diventato un posto molto più complicato da interpretare, e dopo il 2001 capire un evento è come entrare in un labirinto.
Ciò che il Teatro, anzi la mia scrittura teatrale, può fare dentro questo labirinto è trovare dei personaggi che lo percorrano e che ce lo restituiscano attraverso il filtro della loro personalità e dei loro rapporti. Così con Arianna, Mattia, Serena e Luca, compagni in questa avventura, abbiamo scelto di tornare là, in Norvegia, quel terribile 22 luglio del 2011, a osservare tre coppie coinvolte in modo diverso in quello che stava accadendo.
Attraverso di loro ho spalancato una finestra di riflessione, che se non ci da tutto il filo per uscire da quel labirinto, per lo meno a sprazzi, ne illumina alcune zone oscure con la luce della poesia”.
Edoardo Erba
testo Edorardo Erba
consulenza Luca Mariani
regia Serena Sinigaglia
con Arianna Scommegna e Mattia Fabris
scene Maria Spazzi
luci Roberto Innocenti
coproduzione ATIR Teatro Ringhiera – Teatro Metastasio di Prato
fotografie Serena Serrani