Her-on

sab. 20 / 7 / 2019
ore 21.30
35 minuti
Biglietteria
Biglietto unico = 5 euro

HER-ON
L’inizio di qualcosa avviene sempre dopo la fine di qualcos’altro
Giulia Spattini / Alessandro Pallecchi

Her-on è uno spettacolo che vede in scena un solo performer.
Heron in inglese significa airone.
Lo spettacolo è un dialogo solitario tra quello che siamo e quello che potremmo diventare, una lotta alla scoperta della forma nuova, alla ricerca di un territorio selvaggio che si anima dentro la nostra immaginazione.
Heron è un’indagine sulla fase di passaggio dalla giovane età all’età adulta, ma anche su tutti i momenti della vita in cui siamo cambiati, sul disequilibrio senza resa che ci conduce dove non sappiamo.
Heron è l’animale guida, l’airone dal becco giallo che libero segna la via, è la matrioska che ci contiene e che conteniamo a nostra volta.
E’ l’avvertimento che il tempo di cambiare è arrivato, Heron è qualcosa a cui tendere.

Diventare adulti è una sfida necessaria e vitale che accomuna tutti gli uomini. In molte culture è segnata da riti di passaggio ben definiti che hanno a che fare con la diretta sopravvivenza del candidato e con onorificenze specifiche al superamento della prova. Entrare nel bosco della propria immaginazione richiede coraggio e allo stesso tempo è un’urgenza necessaria per la vita, una missione solitaria da affrontare disarmati.

In una stanza privata illuminata da un neon, con i confini accennati come da un gesso su una lavagna, una ragazza rovista indaffarata nei ricordi di sé.
Il corpo in scena è in un luogo sicuro, quotidiano, che diventa teatro di un confronto intimo. La partitura fisica è precisa e segnata senza sfogo da un disperato tentativo di mettere anche il corpo in ordine.

Il confronto più duro al quale siamo sottoposti è quello con noi stessi.
Il lavoro video, proiettato su una porta, ci racconta la vita di una bestia libera. Ci fa arrivare il messaggio come se guardassimo fuori da una finestra che si apre sul dentro. Da quello spiraglio arrivano anche i ricordi che definiscono l’origine e l’identità di quello che in parte rimarremo per sempre, l’infanzia in cui riconosciamo il tratto primario.
L’airone indica la via ma spetta a noi la decisione di percorrerla, consapevoli che l’origine è un atto violento e l’inizio di qualcosa avviene sempre dopo la morte di qualcos’altro.

 

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Il gruppo creativo è formato da Giulia Spattini e Alessandro Pallecchi, entrambi componenti della compagnia Balletto Civile, e da Francesco Mazzola, videomaker che ha realizzato il progetto video presente nello spettacolo.
HER-ON è il primo progetto autonomo dei componenti del gruppo.
La ricerca è basata sulla commistione di linguaggi scenici, dall’azione danzata alla parola agita, con una particolare attenzione alla drammaturgia originale, alla veicolazione di una storia con un chiaro viaggio narrativo. L’inserimento del video è presente come ulteriore componente drammaturgica oltre che come linguaggio autonomo in grado di aprire un’altro livello comunicativo.

Giulia Spattini: dal 2010 entra a far parte della compagnia Balletto Civile.
Dal 2015 collabora stabilmente con la compagnia Teatri di Mare sostenuta dal Teatro Stabile di Sardegna, diretta da Francesco Origo, collaboratore di Carlo Cecchi, in scena con Enrico Bonavera e Gianluca Casadei.

Alessandro Pellacchi: dal 2014 entra a far parte della compagnia Balletto Civile. Approfondisce dal 2016 insieme a Chiara Taviani lo studio della scrittura coreografica.

Francesco Mazzola: dal 2018 produce i materiali video ufficiali di Balletto Civile, studia video e fotografia di scena all’Accademia del Teatro alla Scala.

regia, ideazione Giulia Spattini
coreografie e suono Alessandro Pallecchi
video e luci Francesco Mazzola