VOLT
Don Chisciotte
della Mandria
Come ogni anno uno degli aspetti distintivi di VOLT è quello di proporre un tema di lavoro comune a tutti gli 11 laboratori attivati per questa edizione 2018. L’Associazione ha scelto una delle opere più conosciute e lette a livello mondiale, il Don Chisciotte della Mancia.
Considerato il primo romanzo moderno, il libro di Miguel De Cervantes, segna la fine di un’epoca, quella delle grandi gesta cavalleresche. Lo fa con la satira e ridicolizzando il proprio eroe, come nella migliore tradizione picaresca. Leggendo l’opera di Cervantes il lettore si accorge tuttavia che Don Chisciotte perde poco a poco la connotazione bidimensionale di personaggio comico e acquista via via uno spessore diverso. Diviene un personaggio tridimensionale: farsesco e tragico, immaginifico e cialtrone allo stesso tempo. Il sogno, la finzione, la goffaggine e la fantasia, si accostano ad una realtà che continuamente smentisce le attese, in un perenne gioco tra opposti che necessitano l’un l’altro per esistere.
Vivere è raccontare storie, storie più o meno riuscite e Cervantes esemplifica e rappresenta al massimo grado questo archetipo. L’oscillazione continua di Don Chisciotte tra istanze contrapposte e talvolta contraddittorie, unita ad una dimensione narrativa che rimodella continuamente la percezione della realtà, può rappresentare una miniera di stimoli per tutti i giovani attori di VOLT: dai bambini delle Scuole dell’Infanzia fino ai ragazzi delle Medie.
Spettacolo finale collettivo
sabato 12 maggio 2018 dalle 17.00 al tramonto
Alla Casella Bianca, Gualtieri
In un borgo della Mancia, che non voglio ricordarmi come si chiama, viveva non è gran tempo un nobiluomo di quelli che hanno e lancia nella rastrelliera e un vecchio scudo, un magro ronzino e un levriere da caccia. […] È, pertanto, da sapere che il suddetto nobiluomo, nei momenti d’ozio (che erano la maggior parte dell’anno) si dava a leggere libri di cavalleria con tanta passione e diletto da dimenticare quasi del tutto lo svago della caccia e anche l’amministrazione del suo patrimonio…
Lo spettacolo finale ha luogo nel suggestivo scenario della Casella Bianca, tra Gualtieri e Santa Vittoria, crocevia di canali, ponti e strade bianche. Il paesaggio agricolo in questo luogo dove il tempo sembra essersi fermato vive di un’atmosfera unica: la pianura si disvela in tutta la sua ampiezza, le linee d’acque e di terra percorrono vie di fuga che sembrano infinite. Regna una condizione di sospensione che rende possibile l’avverarsi di una metamorfosi.
La zona che dal “Gazzo” arriva sino alla “Mandria” ad un tratto diviene “Mancia”: le case coloniche, assumono i connotati di scalcinate locande donchisciottesche; il paesaggio della Bonifica si popola di mulini a vento; la campagna affollata di balle di fieno sembra invasa da un esercito di Mori. In questo scenario, in sella ad un macilento ronzinante fa la sua apparizione il Don Chisciotte della Mandria, evocato dal lavoro teatrale dei ragazzi di Volt 2018.
Laboratori a cura di
Scuola dell’Infanzia di Gualtieri (4 anni)
Scuola Primaria di Gualtieri
Scuola Primaria di Boretto
Diploma in drammaturgia presso la Scuola Civica d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano, lavora come attore e drammaturgo. Nel 2014 fonda la compagnia teatrale DispensaBarzotti che attualmente ha sede a Parma. Dal 2015 conduce laboratori di ricerca teatrale rivolti all’infanzia.
VOLT è l’occasione per poter strutturare percorsi di avvicinamento e formazione teatrale per i più piccoli con il duplice valore di introdurre le giovani generazioni al teatro e di portare il teatro in luoghi dove molto spesso è insufficiente. E’ un’occasione pedagogica per sviluppare con i bambini l’abilità a immaginare e ricostruire il mondo in rapporto con gli altri.
Scuola dell’infanzia L’arcobaleno di Santa Vittoria – 5 anni
Laurea in Nutrizione presso l’Università “Sao Judas Tadeu” di San Paolo in Brasile, diploma della Scuola di Teatro del Piccolo Teatro di Milano. Ha studiato il Teatro Dell’Oppresso di Augusto Boal in Brasile con Kelly Di Bertolli, Commedia Dell’Arte con Antonio Fava, Giorgio Bongiovanni, Enrico Bonavera e attualmente sta frequentando la Scuola di Commedia dell’arte Louis Jouvet con Massimo Macchiavelli. Ha studiato tra gli altri con: Luca Ronconi, Emma Dante, Maria Consagra, Michele Abbondanza e Marise Flach. Dal 2012 al 2016 in Brasile ha lavorato presso Teatro Barueri, Teatro Augusta, teatro Rooselvet e presso alcune Onlus in varie scuole di Jandira, alla periferia di San Paolo, come nutrizionista ed educatrice di teatro e danza. Ha collaborato con l’Associazione “NoveTeatro” di Novellara, L’Associazione “Centro d’Incontro Reggio Est”, “Tramedautore” di Milano e fa parte della compagnia di Teatro “Chi è Di scena” di Bologna.
Il Progetto VOLT del Teatro Sociale di Gualtieri mi ha fin da subito incuriosita. Il fatto che ciascun laboratorio ci dia la possibilità di esprimere singolarmente qualcosa di originale, ponendoci però in un percorso collettivo verso lo spettacolo finale, mi ha incoraggiata. In questo modo infatti noi attori siamo stimolati a collaborare e trovare una sinergia per arrivare ad un risultato scenico che sia la somma di tanti pezzi. Il dover fare assieme, unendo stili, competenze ed esperienze diverse è una ricchezza per chi fa teatro, e mi stimola a cercare strade nuove, senza paura.
Scuola dell’Infanzia di Gualtieri (5 anni)
Scuola Primaria di Santa Vittoria
Scuola Secondaria I° di Gualtieri
Laurea triennale in Culture e Diritti Umani e laurea magistrale in Relazioni internazionali, conseguite entrambe presso la facoltà di Scienze Politiche dell’università di Bologna. Durante e dopo gli studi ha lavorato come educatrice presso Cooperativa I.G. di Villa Poma oltre a collaborare per diversi anni con Teatro Magro di Mantova, occupandosi di promozione e vendita spettacoli, performance e laboratori teatrali. Alla ricerca di stimoli costanti, continua a seguire corsi di formazione e seminari inerenti l’ambito teatrale, venendo in contatto con artisti come Mamadou Dioume, Horacio Czertok e Cora Herrendorf (Teatro Nucleo), Silvia Calderoni (Motus) e altri.
Perché VOLT: conosco il Teatro Sociale di Gualtieri come spettatrice e mi ha sempre trasmesso sensazioni accoglienti e stimolanti. Il progetto VOLT mi è subito parso un’occasione per mescolare la mia esperienza con quella delle persone che gravitano attorno al TSGG e per lasciarmi contaminare. Senza tralasciare il fatto che, condurre laboratori teatrali, mi piace proprio.
Scuola dell’Infanzia Paritaria Sant’Alberto di Gualtieri (5 anni)
Da oltre quindici anni si occupa di ricerca teatrale rivolta all’infanzia, realizzando spettacoli e partecipando a progetti di ricerca e formazione teatrale in Italia e all’estero. Negli ultimi anni orienta la sua attenzione alla narrazione. Collabora con diverse realtà artistiche nazionali, curando performance narrative rivolte ai bambini 0/ 5 anni. Nella sua ricerca tende alla contaminazione con artisti abitualmente dedicati ad un pubblico adulto, creando progetti ad hoc per l’infanzia. Dalla collaborazione artistica con l’attrice e formatrice teatrale Francesca Grisenti, fa nascere progetto g.g., compagnia di ricerca teatrale rivolta all’infanzia. Nel 2017 debutta con VALENTINA VUOLE – piccola narrazione per attrici e pupazzi, prima creazione scenica di progetto g.g.
VOLT racchiude in sé una visione di teatro a 360 gradi, fatta di contaminazione, scambio, co-progettazione. È un cantiere aperto dove il lavoro di ricerca teatrale con l’infanzia viene portato avanti dai diversi conduttori, che assieme ai bambini scavano e costruiscono visioni, immaginari, mondi… Io credo che il rischio più grande in teatro sia chiudersi e ripiegarsi su se stessi. VOLT vuole essere l’esatto opposto.
Scuola dell’Infanzia di Santa Vittoria (4 anni)
Scuola Primaria di Gualtieri
Scuola Primaria di Boretto
Laurea in Architettura nel 2013 sui Passages di Walter Benjamin, terminano così gli anni dello studio studenti di casa Ballabeni. Il disegno fa come una donna di Tolstoj, quando la vecchia principessa sulla porta d’ingresso della sala volle aggiustarle i nastro della cintura che si era girato, Kity si sottrasse agilmente con un colpo di bacino, e la vecchia trovò il niente di una finta: il teatro, tra i servitori incipriati e i caftani rossi, una grande scalinata, i suoni dei violini dell’orchestra che apriva con il primo valzer, qualcuno si sitemava negli specchi. Con Oreste Braghieri e LA211R continua dal 2009 un percorso di laboratori e studi in collaborazione con gli istituti scolastici e le associazioni culturali del territorio. Escono progetti su autori quali: Giorgio Colli, scuole primarie, Nietzsche, scuole superiori, Piero Camporesi, scuole primarie, il ciclo di studi sull’universo concentrazionario: Tohu Vavohu, in collaborazione con le scuole secondarie e superiori degl’istituti di Montecchio Emilia, etc..etc… Mi fermo: scrivere di sé, come scrisse Pascal, è tra i peccati, il più inutile.
Contatti
Coordinamento progetto
Davide Davoli – Associazione Teatro Sociale di Gualtieri
+39 3407008108 / volt@teatrosocialegualtieri.it