Aeham Ahmad
sab. 25 / 7 / 2020
ore 21.30
Piazza Bentivoglio
90 minuti
Biglietteria
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Aeham Ahmad
in concerto
dalla Siria
in Piazza Bentivoglio
Un canto si alza fra le strade vuote di Yarmouk. Le note del pianoforte risuonano fra detriti e calcinacci. Su edifici sventrati dalle bombe, violati dall’ombra oscura della guerra, la vita è legata ad un filo magrissimo.
In uno dei campi profughi più importanti del Medio Oriente, fra polvere e macerie, chi è rimasto scende in strada e unisce il suo canto a quello di Aeham Ahmad. Sopra le atrocità di una guerra feroce ed eterna, la musica arriva come conforto e sollievo, è pausa e consolazione.
Siamo a Yarmouk, uno dei quartieri suburbani a sud del centro di Damasco considerato la capitale della diaspora palestinese: in questo frammento di terra, quella stessa terra che un tempo ha ospitato una delle civiltà più antiche e fiorenti di tutto il Mediterraneo, negli ultimi anni la guerra ha portato solo l’orrore di un vuoto incolmabile.
Aeham Ahmad è nato qui nel 1988 e appartiene alla minoranza palestinese presente in Siria. Insieme alla sua famiglia, trascorre quasi tutta la sua vita qui, dove suo nonno trovò rifugio nel 1948. A cinque anni il padre violinista gli insegna a suonare il pianoforte e a ventitré anni Aeham Ahmad si laurea al conservatorio di Damasco e Homs.
Nella primavera del 2015, durante un attacco dei miliziani dell’ISIS, una delle bambine che cantavano assieme a lui viene uccisa, il suo pianoforte bruciato. Quell’episodio lo costringe a fuggire, lasciando obbligatoriamente la moglie e i due bambini in Siria. Aeham Ahmad raggiunge Monaco dopo aver attraversato Turchia, Grecia, Serbia, Croazia e Austria.
Dopo il suo arrivo in Germania, Aeham Ahmad ha ripreso a suonare portando la sua musica nelle principali sale concerto di tutto il mondo. Al momento ha realizzato quattro album: Keys to Friendship insieme all’Edgar Knecht Trio con un’impronta jazz e incursioni folk; Aeham Ahmad & Friends, registrato in Spagna con artisti provenienti da varie parti del mondo, dal Giappone al Venezuela. Il violoncellista Cornelius Hummel, invece, lo ha accompagnato nel disco di modern music Connecting Culture mentre nel 2019 è uscito Syria. Music for Peace.
La sua biografia è racchiusa nel volume Und die Vögel werden singen (ed. Fischer) pubblicato in Germania nel 2017. Il volume è uscito in Italia nel 2018 con il titolo Il pianista di Yarmouk (ed. La nave di Teseo).
pianoforte e voce Aeham Ahmad
fotografie Niraz Saied (Yarmouk) – Davide Poggi