Puuluup
TERRENI FERTILI FESTIVAL / CONCERTI
Puuluup
TERRENI FERTILI FESTIVAL / CONCERTI
Puuluup
Viimane suusataja
dall’Estonia
Quando
venerdì 14 giugno
ore 21.30
Dove
Teatro Sociale di Gualtieri
Durata
75 minuti
Prezzi
intero > 15 euro
under 30 > 10 euro
under 14 > 5 euro
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I Puuluup sono un duo fondato nel 2014 da Ramo Teder, polistrumentista, pittore e pioniere estone del looping, e da Marko Veisson, suonatore di talharpa, cantante e docente di sociologia e antropologia culturale. La loro musica è quanto di più eccentrico si possa immaginare tanto da essere definita neo-zombie-post-folk. Negli ultimi anni il loro successo crescente ha varcato i confini dell’Estonia, dove oramai hanno migliaia di seguaci, e li ha portati tour in tutto il mondo dal Cile a Taiwan, dalla Repubblica Ceca al Canada, fino ad essere selezionati per rappresentare l’Estonia nell’ultima edizione di Eurovision.
Suonano le loro composizioni con la talharpa, una lira tradizionale ad arco, popolare nel Nord Europa fin dall’inizio del Medioevo, che viene suonata nelle isole dell’Estonia occidentale a partire dall’inizio del ventesimo secolo. Nella loro musica, tuttavia, tutti i suoni naturali delle talharpas – vibrazioni delle corde di crine di cavallo, scricchiolii, crepitii, suoni percussivi sulle parti in legno – vengono incanalati attraverso un’elettronica potente, che fa largo uso di effetti e di looping, alla ricerca di un sound travolgente, che è al tempo stesso antico ed estremamente contemporaneo.
Nei brani dei Puuluup si incontrano ispirazioni tratte dai leik di Vormsi e dal repertorio finlandese per Jouhikko, dalle Chastushka russe, dal vecchio punk estone e da temi musicali della TV polacca, inseriti collettivamente in un flusso eclettico fatto di improvvisazione e di stravaganza musicale. Marko Veisson, inoltre, da antropologo che ha fatto ricerca sul campo nel Ghana settentrionale, porta nel mélange del duo il suo amore per la musica africana occidentale, tanto che nel caleidoscopio di temi musicali che attraversano la musica dei Puuluup fanno capolino sonorità che ricordano il blues del Sahel.
Oltre a giocare con la musica i Puuluup giocano con le parole alla ricerca di una poetica eterodossa e dissacrante. Scrivono: “Ci ispiriamo alle notti di Vormsi, ai tram di novembre, ai maniaci in amore, ai criminali di Odessa e ad Antonio Vivaldi”.
talharpa, voce, looper, effetti Ramo Teder
talharpa, voce, effetti Marko Veisson
fotografie Taavi Arus
Quando
venerdì 14 giugno
ore 21.30
Dove
Teatro Sociale di Gualtieri
Biglietti e altre informazioni
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I Puuluup sono un duo fondato nel 2014 da Ramo Teder, polistrumentista, pittore e pioniere estone del looping, e da Marko Veisson, suonatore di talharpa, cantante e docente di sociologia e antropologia culturale. La loro musica è quanto di più eccentrico si possa immaginare tanto da essere definita neo-zombie-post-folk. Negli ultimi anni il loro successo crescente ha varcato i confini dell’Estonia, dove oramai hanno migliaia di seguaci, e li ha portati tour in tutto il mondo dal Cile a Taiwan, dalla Repubblica Ceca al Canada, fino ad essere selezionati per rappresentare l’Estonia nell’ultima edizione di Eurovision.
Suonano le loro composizioni con la talharpa, una lira tradizionale ad arco, popolare nel Nord Europa fin dall’inizio del Medioevo, che viene suonata nelle isole dell’Estonia occidentale a partire dall’inizio del ventesimo secolo. Nella loro musica, tuttavia, tutti i suoni naturali delle talharpas – vibrazioni delle corde di crine di cavallo, scricchiolii, crepitii, suoni percussivi sulle parti in legno – vengono incanalati attraverso un’elettronica potente, che fa largo uso di effetti e di looping, alla ricerca di un sound travolgente, che è al tempo stesso antico ed estremamente contemporaneo.
Nei brani dei Puuluup si incontrano ispirazioni tratte dai leik di Vormsi e dal repertorio finlandese per Jouhikko, dalle Chastushka russe, dal vecchio punk estone e da temi musicali della TV polacca, inseriti collettivamente in un flusso eclettico fatto di improvvisazione e di stravaganza musicale. Marko Veisson, inoltre, da antropologo che ha fatto ricerca sul campo nel Ghana settentrionale, porta nel mélange del duo il suo amore per la musica africana occidentale, tanto che nel caleidoscopio di temi musicali che attraversano la musica dei Puuluup fanno capolino sonorità che ricordano il blues del Sahel.
Oltre a giocare con la musica i Puuluup giocano con le parole alla ricerca di una poetica eterodossa e dissacrante. Scrivono: “Ci ispiriamo alle notti di Vormsi, ai tram di novembre, ai maniaci in amore, ai criminali di Odessa e ad Antonio Vivaldi”.
fotografie Taavi Arus
talharpa, voce, looper, effetti Ramo Teder
talharpa, voce, effetti Marko Veisson
Durata
75 minuti
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intero > 15 euro
under 30 > 10 euro
under 14 > 5 euro
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