Mua'
TERRENI FERTILI FESTIVAL / DIRECTION UNDER 30
Mua'
TERRENI FERTILI FESTIVAL / DIRECTION UNDER 30
Noemi Piva
Mua’
Prima nazionale
Quando
domenica 14 luglio
ore 15.00
Dove
Teatro Sociale di Gualtieri
Durata
35 minuti
Prezzi
intero > 8 euro
under 30 > 5 euro
Abbonamenti DU30
2 show > 20% di sconto
4 show > 35% di sconto
6 show > 50% di sconto
Biglietteria
Prenota online
il tuo posto in sala
Informazioni
abbonamenti, riduzioni speciali
orari e altre info
MUA’ è “camminiamo insieme?” mano nella mano con l’altra te
MUA’ sono io mille volte
MUA’ è un bacio sugli occhi di tua figlia
MUA’ sono io e tu, io più tu, io meno tu
MUA’ è un augurio di morte ma poi chiedi scusa
Una stanza verde accoglie due figure apparentemente identiche che si incontrano, fondono e confondono, costruendo un mondo a loro somiglianza. La “regola del gioco” che circoscrive l’interazione fra le due è lo sviluppo graduale della voce che utilizza la lettera M dalla lallazione al tautogramma. Il suono invade plasticamente lo spazio legandosi ai corpi che lo abitano, per poi descriversi in vere e proprie conversazioni dove il suo valore architettonico gioca un ruolo fondamentale alla trasmissione di un senso spesso slegato dall’azione.
La stanza è il luogo in cui confrontarsi con sé stessa e l’altra: amica immaginaria, stessa identica persona, madre.
Inaspettata, emerge la possibilità di un “fuori”. Il passo in direzione di quell’altrove porta con sé il sapore di un abbandono, morte che traghetta oltre la stanza da giochi, prigione color pastello, utero materno: contenitore in cui marinare, un’ultima volta, sola.
La ricerca intende consegnare una lettura poetica della realtà ri-edificata attraverso “paesaggi metafisici che contengono il mondo”, in una sensuale materialità che restituisca la percezione inesorabilmente frammentaria che l’uomo possa farne. Infanzia, gioco, ironia sono fra i sapori attraverso cui trasmettere la complessità della realtà. Attraverso queste lenti, vengono esplorate le sue “pesantezze” riconsegnate con la serietà del bambino quando, giocando, ti svela le profondità dell’esistenza.
Attraverso la finzione dell’atto performativo vengono sviscerate e rimescolate storie vere, appoggiate ad una drammaturgia che consente una stratificazione di significati aperti ad infinite interpretazioni. La nudità del vero e vulnerabile, crea idealmente uno spazio in cui chi osserva può sentirsi accolto non solo come osservatrice\ore passiva\o, ma auspicabilmente come parte integrante di uno scambio più ampio.
Noemi Piva (1997), con i suoi progetti, è stata selezionata per bandi nazionali e progetti residenziali (fra cui KOMM TANZ, Odiolestate, Attraversare il vuoto, Permutazioni, ResART, Periferie Artistiche, S’ALA, NOD) e ospitata da contesti come Venice Open stage, Dominio Pubblico, Paesaggi del corpo, Fabbrica del vapore, Exposizioni, District dance festival, InsOrti, Trasparenze Festival, vincendo diverse vetrine e premi fra cui “miglior coreograf Corpo Mobile ’22”, Flic*25 ’22, Vuoti d’aria ’22. Dal 2017 lavora come danzatrice freelancer. Dal 2021 è artista associata Atacama e collabora con la danzatrice Sara Chinetti.
autrice, interprete Noemi Piva
sostegno alla creazione, interprete Sara Chinetti
musiche originali James Layton
costumi Nuria Piccirillo
occhio esterno Lorenzo Covello
residenza produttiva Carrozzerie| n.o.t, Odiolestate 2023
vincitore del bando KOMM TANZ 2024
con il sostegno di Periferie Artistiche, VERA STASI, S’ALA
produzione Associazione Culturale Atacama Onlus
copertina Marco Braia, foto Costanza Betti
Quando
domenica 14 luglio
ore 15.00
Dove
Teatro Sociale di Gualtieri
Biglietti e altre informazioni
clicca e scorri sotto
MUA’ è “camminiamo insieme?” mano nella mano con l’altra te
MUA’ sono io mille volte
MUA’ è un bacio sugli occhi di tua figlia
MUA’ sono io e tu, io più tu, io meno tu
MUA’ è un augurio di morte ma poi chiedi scusa
Una stanza verde accoglie due figure apparentemente identiche che si incontrano, fondono e confondono, costruendo un mondo a loro somiglianza. La “regola del gioco” che circoscrive l’interazione fra le due è lo sviluppo graduale della voce che utilizza la lettera M dalla lallazione al tautogramma. Il suono invade plasticamente lo spazio legandosi ai corpi che lo abitano, per poi descriversi in vere e proprie conversazioni dove il suo valore architettonico gioca un ruolo fondamentale alla trasmissione di un senso spesso slegato dall’azione.
La stanza è il luogo in cui confrontarsi con sé stessa e l’altra: amica immaginaria, stessa identica persona, madre.
Inaspettata, emerge la possibilità di un “fuori”. Il passo in direzione di quell’altrove porta con sé il sapore di un abbandono, morte che traghetta oltre la stanza da giochi, prigione color pastello, utero materno: contenitore in cui marinare, un’ultima volta, sola.
La ricerca intende consegnare una lettura poetica della realtà ri-edificata attraverso “paesaggi metafisici che contengono il mondo”, in una sensuale materialità che restituisca la percezione inesorabilmente frammentaria che l’uomo possa farne. Infanzia, gioco, ironia sono fra i sapori attraverso cui trasmettere la complessità della realtà. Attraverso queste lenti, vengono esplorate le sue “pesantezze” riconsegnate con la serietà del bambino quando, giocando, ti svela le profondità dell’esistenza.
Attraverso la finzione dell’atto performativo vengono sviscerate e rimescolate storie vere, appoggiate ad una drammaturgia che consente una stratificazione di significati aperti ad infinite interpretazioni. La nudità del vero e vulnerabile, crea idealmente uno spazio in cui chi osserva può sentirsi accolto non solo come osservatrice\ore passiva\o, ma auspicabilmente come parte integrante di uno scambio più ampio.
Noemi Piva (1997), con i suoi progetti, è stata selezionata per bandi nazionali e progetti residenziali (fra cui KOMM TANZ, Odiolestate, Attraversare il vuoto, Permutazioni, ResART, Periferie Artistiche, S’ALA, NOD) e ospitata da contesti come Venice Open stage, Dominio Pubblico, Paesaggi del corpo, Fabbrica del vapore, Exposizioni, District dance festival, InsOrti, Trasparenze Festival, vincendo diverse vetrine e premi fra cui “miglior coreograf Corpo Mobile ’22”, Flic*25 ’22, Vuoti d’aria ’22. Dal 2017 lavora come danzatrice freelancer. Dal 2021 è artista associata Atacama e collabora con la danzatrice Sara Chinetti.
copertina Marco Braia, foto Costanza Betti
autrice, interprete Noemi Piva
sostegno alla creazione, interprete Sara Chinetti
musiche originali James Layton
costumi Nuria Piccirillo
occhio esterno Lorenzo Covello
residenza produttiva Carrozzerie| n.o.t, Odiolestate 2023
vincitore del bando KOMM TANZ 2024
con il sostegno di Periferie Artistiche, VERA STASI, S’ALA
produzione Associazione Culturale Atacama Onlus
Durata
35 minuti
Prezzi
intero > 8 euro
under 30 > 5 euro
Abbonamenti DU30
2 show > 20% di sconto
4 show > 35% di sconto
6 show > 50% di sconto
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