Bidibibodibiboo

TERRENI FERTILI FESTIVAL / TEATRO

Bidibibodibiboo

TERRENI FERTILI FESTIVAL / TEATRO

Francesco Alberici
Bidibibodibiboo

Prima regionale

Quando
mercoledì 26 giugno
ore 21.30

Dove
Teatro Sociale di Gualtieri

Durata
105 minuti

Prezzi
intero > 15 euro
under 30 > 10 euro
under 14 > 5 euro

Biglietteria
Acquista online
scegli il posto e salti la fila
Prenota online
senza scelta di posto
Informazioni
abbonamenti, riduzioni speciali
orari e altre info

Scopri tutto il programma
Terreni Fertili Festival

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“Vede, mio fratello è stato messo all’angolo, io c’ero, me lo ricordo.
Lo hanno massacrato psicologicamente.
Obiettivi sfidanti, messe alla prova,
tutto questo linguaggio schifoso, intriso di competizione,
come se fosse una gara, 
come se te lo dovessi meritare di lavorare,
non è un diritto è una concessione che ti fanno, perché te la meriti e se non te la meriti,
ti puniscono, ti vessano, ti sfiancano e poi,
quando sei una bestia ferita e docile, 
ti propongono di essere licenziato,
non restarci male è un’occasione, non una sconfitta”.

estratto da Bidibibodibiboo

Con grande tenerezza e dissacrante ironia Bidibibodibiboo racconta le scelte e le rinunce, i sogni e le grandi paure di una generazione alle prese con un mondo del lavoro drammaticamente spietato.

Francesco Alberici (Premio Ubu 2021 come Migliore attore/performer under 35) traccia un ritratto al vetriolo della disastrosa situazione in cui versa il mondo del lavoro ai giorni nostri: «Il titolo è ispirato all’opera quasi omonima di Maurizio Cattelan, nella quale uno scoiattolino è riverso su un tavolo, in un interno casalingo anni ’50 e si è appena sparato un colpo alla testa. Lo squallore di questo interno – col tavolo e le sedie moderne, in frassino chiaro e formica gialla, le stoviglie sporche buttate nel lavandino e la muffa sulla caldaia – rende alla perfezione l’atmosfera che immaginavo mentre scrivevo.»

Bidibibodibiboo racconta lo sgretolamento del sogno di una vita senza più nessun incantesimo: assunto a tempo indeterminato da una grande azienda, e forse preso di mira da un suo superiore, il giovane Pietro precipita lentamente in una spirale persecutoria che trasforma in un incubo le ore trascorse sul posto di lavoro.

La giuria della 56a edizione del Premio Riccione per il Teatro ha sottolineato come «con un’efficace e misurata composizione, l’autore riesca a raccontare con asciutta verosimiglianza ed efficacia, la caduta agli inferi aziendali del protagonista: attacchi, vergogna, licenziamento, omissione, liberazione.»

regia e drammaturgia Francesco Alberici

con Francesco Alberici, Maria Ariis, Salvatore Aronica, Andrea Narsi, Daniele Turconi
aiuto regia Ermelinda Nasuto
scene Alessandro Ratti
luci Daniele Passeri
tecnica Fabio Clemente, Eva Bruno
coproduzione SCARTI Centro di Produzione Teatrale d’Innovazione, CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia, Ente Autonomo Teatro Stabile di Bolzano, Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa
con il sostegno di La Corte Ospitale
si ringraziano Alessandra Ventrella, Davide SinigagliaIleana Frontini

Testo creato nel corso dell’Ecole des Maîtres 2020/21 diretta da Davide Carnevali.
Finalista alla 56° edizione del Premio Riccione per il Teatro.

fotografie Francesco Capitani

KaffèKlubben – proposte di lettura
Book corner in sala per lo spettacolo!
www.kaffeklubben.it

  • Ivan Carozzi, Fine lavoro mai, Torino, Eris edizioni, 2022
  • Diamela Eltit, Manodopera, Napoli, Polidoro editore, 2020
  • McKenzie Wark, Il capitale è morto, Roma, Nero edizioni, 2021

Quando
mercoledì 26 giugno
ore 21.30

Dove
Teatro Sociale di Gualtieri

Biglietti e altre informazioni
clicca e scorri sotto

“Vede, mio fratello è stato messo all’angolo, io c’ero, me lo ricordo.
Lo hanno massacrato psicologicamente.
Obiettivi sfidanti, messe alla prova,
tutto questo linguaggio schifoso,
intriso di competizione,
come se fosse una gara, 
come se te lo dovessi meritare di lavorare
non è un diritto
è una concessione che ti fanno,
perché te la meriti e se non te la meriti,
ti puniscono, ti vessano, ti sfiancano
e poi, quando sei una bestia ferita e docile, ti propongono di essere licenziato,
non restarci male è un’occasione,
non una sconfitta”.

estratto da Bidibibodibiboo

Con grande tenerezza e dissacrante ironia Bidibibodibiboo racconta le scelte e le rinunce, i sogni e le grandi paure di una generazione alle prese con un mondo del lavoro drammaticamente spietato.

Francesco Alberici (Premio Ubu 2021 come Migliore attore/performer under 35) traccia un ritratto al vetriolo della disastrosa situazione in cui versa il mondo del lavoro ai giorni nostri: «Il titolo è ispirato all’opera quasi omonima di Maurizio Cattelan, nella quale uno scoiattolino è riverso su un tavolo, in un interno casalingo anni ’50 e si è appena sparato un colpo alla testa. Lo squallore di questo interno – col tavolo e le sedie moderne, in frassino chiaro e formica gialla, le stoviglie sporche buttate nel lavandino e la muffa sulla caldaia – rende alla perfezione l’atmosfera che immaginavo mentre scrivevo.»

Bidibibodibiboo racconta lo sgretolamento del sogno di una vita senza più nessun incantesimo: assunto a tempo indeterminato da una grande azienda, e forse preso di mira da un suo superiore, il giovane Pietro precipita lentamente in una spirale persecutoria che trasforma in un incubo le ore trascorse sul posto di lavoro.

La giuria della 56a edizione del Premio Riccione per il Teatro ha sottolineato come «con un’efficace e misurata composizione, l’autore riesca a raccontare con asciutta verosimiglianza ed efficacia, la caduta agli inferi aziendali del protagonista: attacchi, vergogna, licenziamento, omissione, liberazione.»

fotografie Francesco Capitani

regia e drammaturgia Francesco Alberici

con Francesco Alberici, Maria Ariis, Salvatore Aronica, Andrea Narsi, Daniele Turconi
aiuto regia Ermelinda Nasuto
scene Alessandro Ratti
luci Daniele Passeri
tecnica Fabio Clemente, Eva Bruno
coproduzione SCARTI Centro di Produzione Teatrale d’Innovazione, CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia, Ente Autonomo Teatro Stabile di Bolzano, Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa
con il sostegno di La Corte Ospitale
si ringraziano Alessandra Ventrella, Davide SinigagliaIleana Frontini

Testo creato nel corso dell’Ecole des Maîtres 2020/21 diretta da Davide Carnevali.
Finalista alla 56° edizione del Premio Riccione per il Teatro.

Durata
105 minuti

Prezzi
intero > 15 euro
under 30 > 10 euro
under 14 > 5 euro

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  • Ivan Carozzi, Fine lavoro mai, Torino, Eris edizioni, 2022
  • Diamela Eltit, Manodopera, Napoli, Polidoro editore, 2020
  • McKenzie Wark, Il capitale è morto, Roma, Nero edizioni, 2021
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