Fossick Project
Fossick Project
Fire Charmers – L’Ammaliafuoco
spettacolo-concerto di musica e animazione analogica
a Lingua Spagna, Santa Vittoria di Gualtieri
In un bosco raso al suolo da un incendio, vaga Lyanne, una gatta selvatica dal pelo rosso. Preoccupata e disorientata, decide di andare alla ricerca delle cause dell’incendio per assicurarsi che non accada mai più. La sua ricerca la porta ad incontrare gli anfibi Spark, Flame and Ash: un ranocchio ululone, una salamandrina dagli occhiali e un tritone crestato. Insieme intraprendono un’avventura che li porterà a scoprire la connessione tra i quattro elementi e tutti i fenomeni naturali.
Fire Charmers è il terzo spettacolo di Fossick Project, duo composto dall’illustratrice Cecilia Valagussa e dalla cantante/compositrice Marta del Grandi. Le artiste portano in scena una forma contemporanea di teatro delle ombre, un viaggio musicale che racconta dell’impatto del cambiamento climatico sul pianeta e sul mondo animale e porta a riflettere sul ruolo di ognuno nella costruzione di un mondo sostenibile, regnato dall’armonia tra le specie viventi.
Brani originali dal vivo, in parte in italiano e in parte in inglese, si fondono a immagini create attraverso la tecnica dell’animazione analogica e l’utilizzo di un videoproiettore a lavagna luminosa sulla quale Cecilia Valagussa muove a vista marionette e personaggi creati su ritagli di gelatine colorate e altri materiali come sabbia, acqua e piccoli oggetti.
Fossick Project è un duo formato dall’illustratrice Cecilia Valagussa e dalla cantautrice Marta Del Grandi. La loro collaborazione inizia in Belgio nel 2016 e le porta ad esibirsi in tutta Italia, in Belgio, Francia, India, Nepal e Thailandia. Le due artiste portano in scena spettacoli di musica e animazione analogica ispirati alle specie animali in via d’estinzione che suggeriscono una riflessione su questioni ambientali e sul cambiamento climatico.
storia e concept Fossick Project
immagini e animazione Cecilia Valagussa
musiche e testi Marta Del Grandi
“Deep Down” di Marta Del Grandi e Howard Bernstein
“Non Tornerò Sui Miei Passi” di Marta Del Grandi e Christoph Dahlberg
in collaborazione con Campsirago Residenza
Location da definire
Appunti sul paesaggio
Punta Spagni, Lingua Spagna, ai Sabi, tanti nomi per una luogo particolare dove confluiscono due corsi d’acqua provenienti uno da est e l’altro da ovest di Reggio Emilia: il canalazzo Tassone e il torrente Crostolo.
I rii si creavano alvei erranti a loro necessità e gli uomini si facevano guerra per avere o per allontanare o per domare o per navigare l’acqua, questa stagnava nella vasta palude di Gambararia ossia di Camporaniero ossia di Santa Vittoria. Finché nel 1565 Cornelio Bentivoglio incanalò le insensibili acque tra alti argini dal Ponte Forca uno e da Camporanieri l’altro unendole in unico corso nella Fossa di Roncaglio ossia Crostolo verso il Po. Nacque così la Punta Spagni. Cornelio fece erigere il Ponte delle Portine sul Crostolo, il Ponte del Magnano sul Tassone e un corto argine traverso a sud che isolava la lunga e stretta Lingua Spagna.
Il 21 luglio 1702, durante la guerra per la successione alla corona reale di Spagna, quindi anche imperiale, la Lingua fu stimata idonea per disporre un accampamento di soldati tedeschi, mentre aspettavano di scontrarsi con gli spagnoli e francesi tra Luzzara e Guastalla.
Il 26 luglio 1702, passata la mezzanotte, arrivarono sull’argine i franco-spagnoli e come un temporale notturno d’estate, il tuono di un cannone, i lampi della polvere nera incendiata nei fucili ad avancarica e le saette delle spade, sbigottirono gli assonnati soldati imperiali tedeschi e fu orrenda mischia, urla di irruzione, lamenti di dolore, nitriti di cavalli feriti e sguazzi di braccia nelle corazze inghiottite dalle acque torbide e ormai rossastre. Fu strage. 500 fra uomini e cavalli non videro l’alba e la rugiada si condensò sui loro corpi sfregiati d’angoscia. Il Re di Spagna Filippo V giunse a S. Vittoria per complimentarsi con i suoi.
100 anni dopo, Ai Sabi si popolarono di piccole casette dove abitavano decine di Casanti, braccianti nelle terre oltre torrenti. Dalla strada trafficata Reggio-Gualtieri, dal centro abitato sospeso sugli argini, rumoroso, attivo e denso, occorre attraversare un ponte e percorrere un breve ma stretto argine, come un cavaliere della tavola rotonda, per entrare in questo luogo onirico dove i fiumi si confondono e i pioppi bianchi si baciano.
Gianluca Torelli
I concerti di Fuoriuscite sono realizzati con la collaborazione e il contributo di
Quando
sabato 19 giugno
ore 21.30
Dove
Santa Vittoria, Lingua Spagna.
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Durata spettacolo
45 minuti
Informazioni utili
Il pubblico per questo appuntamento è invitato a sedersi a terra.
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Biglietteria / Prenotazioni
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