Mamadou Diabaté
Mamadou Diabaté
& Percussion Mania
in concerto
Dal Burkina Faso
Mamadou Diabaté è un pluripremiato compositore e maestro di balafon. Nato in Burkina Faso nel 1973, viene da una famiglia di griot che gli ha trasmesso assieme la tradizione della musica “Jeli” e la tradizione narrativa del popolo Sambla. Nella sua famiglia la tradizione della professione musicale e di narrazione di storie è antichissima, tanto che il primissimo Diabaté, originariamente Dian-baga-té (letteralmente l’irresistibile), viene menzionato addirittura nell’epopea di Sundjata Keïta, risalente al tredicesimo secolo.
La musica tradizionale dei Sambla si configura come la diretta traduzione della lingua Sambla. Tanto che ogni espressione linguistica, ogni frase nella lingua dei Sambla, è direttamente traducibile attraverso una specifica frase musicale: i musicisti come Mamadou dicono di “parlare attraverso il balfon”. Al tempo stesso questo fa si che i musicisti che non parlano la lingua tradizionale Sambla non siano in grado di suonarne la musica.
Mamadou ha iniziato a suonare all’età di soli 5 anni. Oggi è un eccezionale virtuoso del balafon. Dopo averlo visto suonare c’è chi sostiene che abbia più di due mani, e in tutti i casi l’impressione dopo aver ascoltato uno dei suoi concerti è che altri due musicisti suonino il balafon assieme a lui.
Il balafon suonato da Mamadou è una sorta di xilofono pentatonico composto da zucche di varie dimensioni (calebasse), con la funzione di casse di risonanza. Le zucche hanno alcuni fori che solitamente sono rivestiti da una sottile membrana, un tempo costituita dalla tela che i ragni utilizzano per proteggere le uova (oggi si usano più comunemente le cartine da sigaretta). Al di sopra delle zucche stanno una serie di tasti rettangolari in legno posti in ordine decrescente.
Il suono che ne risulta è particolarissimo: un suono percussivo e tonale assieme, che grazie alle membrane vibranti si arricchisce di riverberi che sembrano prodotti addirittura da un qualche tipo di campionamento elettronico, mentre provengono da uno strumento totalmente “analogico”.
La musica di Mamadou Diabaté con le sue percussioni tonali, le sue pentatoniche e i ritmi indiavolati del suo ensemble ci trascina in un viaggio straordinario al centro delle tradizioni musicali dell’Africa subsahariana.
balafon, kora, voce Mamadou Diabaté
balafon e voce Yacouba Konate
calebasse, percussioni e voce Hamidou Koita
djembe e voce Cheick Ibrahima Fall
chitarra Klaus Ambrosch
basso Juan Garcia-Herreros