celeste cobalto
Celeste cobalto è il titolo della Stagione 2020 del Teatro Sociale di Gualtieri. All’origine del titolo c’è una foto di Gian Luca Torelli, un amico del teatro da sempre, dall’inizio possiamo ben dire. Nel giugno appena trascorso, celebrando in qualche modo la fine della quarantena, Gian Luca è uscito su Piazza Bentivoglio e ha scattato una foto al cielo (Il cielo di Gualtieri il 21 giugno 2020 ore 12:17). Ha incorniciato un colore puro e poi l’ha intitolato “celeste cobalto”.
Abbiamo sentito che tutto questo risuonava con quello che stavamo facendo nel riprogrammare la stagione 2020. Celeste cobalto dunque per questo 2020, con l’augurio che di qui in avanti gli orizzonti si facciano sereni per noi tutti.
In risposta alla crisi Covid si va a teatro con il biglietto responsabile!
Il biglietto responsabile vuole essere uno strumento agile ed elastico, da un lato per provare a tenere connessa e vicina la comunità di persone che costituisce il pubblico del Teatro Sociale di Gualtieri (e potenzialmente per ampliarla), e dall’altro per cercare di dare sostegno al Teatro Sociale di Gualtieri in questo momento di difficoltà.
Scopri di più sui biglietti responsabili 2020 alla pagina Biglietteria.
Vuoi sapere come applicheremo le misure di prevenzione Covid previste dal DPCM del 17 maggio 2020 e dalle linee guida fornite dalla Regione Emilia Romagna per lo spettacolo dal vivo?
Visita la pagina dedicata a questo link.
Programma prima parte
11 luglio / 20 agosto
Sotto il cielo di Gualtieri
Celeste cobalto è il titolo della Stagione 2020 del Teatro Sociale di Gualtieri.
All’origine del titolo c’è una foto di Gian Luca Torelli, un amico del teatro da sempre, dall’inizio possiamo ben dire. Nel giugno appena trascorso, celebrando in qualche modo la fine della quarantena, Gian Luca è uscito su Piazza Bentivoglio e ha scattato una foto al cielo (Il cielo di Gualtieri il 21 giugno 2020 ore 12:17). Ha incorniciato un colore puro e poi l’ha intitolato “celeste cobalto”.
Una foto non foto. Un’azione artistica patafisica nella sua semplicità, che invita a ripartire da un grado zero delle cose, per rinnovare l’immaginario: dalla bellezza di un cielo estivo svuotata da ogni retorica, dalla bellezza di un colore primario puro.
Abbiamo sentito che tutto questo risuonava con quello che stavamo facendo nel riprogrammare la stagione 2020. L’idea della riscoperta del “fuori”, dopo tanto “dentro” vissuto tra i muri delle nostre case. Per riscoprire il cielo, per riscoprire i luoghi che ci circondano, dove viviamo la nostra vita di tutti i giorni: luoghi che essendoci stati negati dall’epidemia per tanto tempo, ora sentiamo preziosi. In più, proprio perché stavamo pensando ad “una programmazione a cielo aperto” con eventi che attraverseranno piazze e campagne, quartieri residenziali e canali di bonifica, sino addirittura ai quartieri industriali, ci sembrava saggio accaparrarsi il cielo come nume tutelare.
Celeste cobalto dunque per questo 2020, con l’augurio che di qui in avanti gli orizzonti si facciano sereni per noi tutti.
In questo 2020 difficile e inaspettato abbiamo comunque lavorato per provare a riabbracciare la dimensione del teatro, dell’incontro dal vivo insieme.
Il teatro per ora non è ancora pronto per accoglierci: in questo momento, dopo mesi di fermo, sono in fase di ultimazione i lavori del cantiere di ristrutturazione legato al sisma. Quando i lavori saranno ultimati ci vorrà qualche settimana per ripulire e ripristinare gli spazi. A tutto questo si aggiungono le misure di prevenzione per il Covid-19 che, una volta riaperto, ci consentiranno di ospitare non più di 60 spettatori a replica.
In questo scenario, privati degli spazi del teatro e con le misure da assolvere, abbiamo voluto immaginare una programmazione “a cielo aperto”, cercando scenari ogni volta diversi. Faremo base in piazza Bentivoglio, sfollati come dopo il sisma del 2012 ma vicini al teatro, nel centro del paese. Allo stesso tempo andremo a scoprire spazi nuovi: porteremo teatro nei quartieri residenziali, in mezzo alle zone industriali, in aperta campagna… alla ricerca di luoghi che possano risuonare con gli spettacoli che ospiteremo.
Ci vedremo tutti i giovedì e i sabati dall’11 luglio al 20 agosto: ci sono 6 appuntamenti di Terreni fertili festival, fra nuove produzioni e repertori, 3 Concerti dal mondo (non abbiamo rinunciato a tendere l’orecchio oltre le frontiere) e 3 appuntamenti di Fuoriuscite, organizzati assieme a Pro Loco Gualtieri e come sempre gratuiti.
Uscire dal teatro, oltre ad essere l’occasione per sperimentare modalità nuove, vuole essere il tentativo di tenere coeso un tessuto sociale, di tenere cuciti assieme, ben stretti, i rapporti della comunità che ruota attorno al Teatro Sociale, e potenzialmente – auspichiamo – di ampliare il più possibile questa comunità.
A fine agosto rientreremo in Teatro per la settima edizione di Direction Under 30 che con ogni probabilità quest’anno sarà un’edizione a porte chiuse per il pubblico: in sala soltanto le giurie under 30 e le compagnie partecipanti (cercheremo tuttavia di aprire le porte del teatro almeno virtualmente, attraverso dirette streaming degli spettacoli in concorso).
A settembre saremo pronti per inaugurare il nuovo graticcio del teatro, con visite guidate ed eventi dedicati. E poi speriamo di poter presentare qualche spettacolo di Gulp!, la programmazione per bambini, ragazzi e famiglie che si sarebbe dovuta svolgere a maggio.
Programma seconda parte
11 settembre / 25 ottobre
Inaugurazione del nuovo graticcio
10 e 11 ottobre
Nel 2017 l’Associazione Teatro Sociale di Gualtieri in accordo con il Comune di Gualtieri, proprietario dell’immobile che ospita il teatro, ha partecipato ad un bando promosso da Sportello Imprese e Settore Cultura della Regione Emilia Romagna presentando un progetto che prevedeva l’ampliamento della capienza, l’adeguamento dell’impiantistica anti-incendio, la rifunzionalizzazione della torre scenica e il miglioramento dell’accessibilità (con particolare riferimento ai disabili).
Il cuore del progetto era rappresentato dalla ristrutturazione e rifunzionalizzazione del graticcio storico del teatro, completamente inagibile. Nel marzo del 2020 il cantiere di riqualificazione del graticcio si è concluso; questi eventi sono per presentare e festeggiare i lavori effettuati.